Rivedere i sistemi informativi per una maggiore integrazione e fruibilità da parte dei cittadini e delle attività economiche: attivare nuovi servizi, migliorare i servizi attuali, passare al Software Libero ove possibile.
I sistemi informativi sono diventati il cuore e la base della nostra conoscenza. Spesso sottovalutiamo l’importanza di questi strumenti nella nostra vita quotidiana, lavorativa e famigliare. Se ben utilizzati e fatti conoscere possono aiutare veramente a migliorare la nostra qualità di vita, facilitando la trasparenza, la conoscenza e fruibilità dell’informazione.
In questa ottica, i sistemi informativi dell’amministrazione devono essere sempre tenuti aggiornati, in sicurezza e sempre più rivolti alle esigenze del cittadino.
Un buon sito internet comunale, ad esempio, fa la differenza rispetto ad un semplice sito istituzionale. Parametri come l’accessibilità, la ricerca dell’informazione, la sua fruibilità, anche dai sempre più diffusi dispositivi mobili, o, banalmente, la presenza di contenuti che interessino alla popolazione, non sono stati tenuti in considerazione negli ultimi anni, pensando più che altro a piccoli accorgimenti di tipo estetico.
L’informatizzazione delle attività comunali non è solo una “buona pratica”, ma anche un obbligo di legge, che spesso viene tralasciato a scapito di altre operazioni. La possibilità di gestire le pratiche più comuni, come la richiesta di certificati, l’iscrizione alle mense scolastiche, la richiesta di documenti di archivio o del pagamento tributi va potenziata e stimolata, dato che va ad alleggerire il lavoro cartaceo e manuale di sportello, a tutto beneficio delle attività amministrative e del cittadino, togliendo anche situazioni critiche di code agli sportelli nei periodi più critici.
Oltre al miglioramento dei servizi ai cittadini, è, come già detto, necessario migliorare l’infrastruttura su cui si regge il servizio, che deve garantire la sicurezza dei dati e l’integrità del servizio stesso.
Una buona mano, in questa direzione, può darla l’adozione del Software Libero:
Anche qui, un obbligo di legge, di recente pubblicazione ( all’articolo 68 del Codice dell’amministrazione digitale)
Solo quando la valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico dimostri l’impossibilità di accedere a soluzioni open source o già sviluppate all’interno della pubblica amministrazione ad un prezzo inferiore, è consentita l’acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d’uso.
obbliga le pubbliche amministrazioni ad utilizzare, in questo caso per motivazioni economiche, Software Libero e Open Source. Le motivazioni non si fermano al solo risvolto economico: oltre al risparmio delle spese di licenza, è dimostrato che l’utilizzo di software di questo tipo aumenta la sicurezza specifica dei dati e permette di utilizzare le macchine per tempi più lunghi, sgravando anche gli investimenti a lungo termine.
I principi fondanti del Free Software sono libertà e condivisione della conoscenza, valori che dovrebbero essere applicati in tutti i settori della nostra vita, e soprattutto nell’ambito pubblico e amministrativo.